Dopo la dieta della frutta e la fase ‘’cereali e legumi’’,
arriva la dieta della dispensa.
Nel senso che, consumando quasi esclusivamente frutta e
verdura fresche, in particolar modo la pasta và accumulandosi nei mobili e di
tanto in tanto và smaltita!
E così, un piatto di pasta al sugo non si nega mai a
nessuno.
Anche perché, in genere, il vegano difficilmente lo prepara
a casa sua!
E’ quello che gli rifilano solitamente in un ristorante, ad
un ricevimento o quando l’alieno malcapitato in questione è invitato a pranzo
(adesso sapete perché i vostri amici vegani rifiutano cordialmente i vostri
inviti a pranzo, il più delle volte)!
Il vegano, se deve mettersi ai fornelli, preferisce
sperimentare e se proprio non sa farlo, chiama la mamma!!
Capitano poi quei giorni in cui la natura mediterranea
chiama e , come su detto, la dispensa è piena ed ecco che con due olivette la
pasta al sugo rende sfiziosa una giornata!!
Per cena, abbiamo bollito 40 gr di lenticchie secche cadauno
(lasciate a bagno tutta la notte), con qualche pomodorino datterino.
Le lenticchie mi ricordano l’adolescenza, i miei 15 anni,
quando cominciavano le prime diete ed ero già diventata vegetariana. Un
barattolo di lenticchie precotte, “aperto e mangiato”, era sufficiente e
sembrava chissà quale sana cena!!! J
E ora sbirciate nella vostra dispensa e mettetevi all’opera!
Buondììì!
Nessun commento:
Posta un commento