giovedì 12 giugno 2014

Le tante facce del minestrone

Oggi vi propongo due piatti estivi e gustosi, per ricaricarvi e mangiare in modo leggero con i legumi, anche d'estate.
Per due persone:
Innanzitutto, se avete un minestrone contadino (mix di legumi secchi per minestrone), mettetene 200 gr in ammollo per una notte. Al mattino, risciacquate e bollite per circa un'ora, fino a cottura desiderata, o come indicato sulla confezione.
Una volta raffreddato il tutto, scolate bene e utilizzate metà dei legumi per una ricca insalata di pomodori,
da classica cena estiva!




Ora, utilizzerete l'altra metà del minestrone freddo per comporre delle polpettine, che potrete utilizzare per la prossima cena, oppure congelare!
Passate al mixer i legumi, uno spicchio d'aglio, qualche ciuffo di prezzemolo, semi di finocchietto, semi di zucca e un filo d'olio extravergine d'oliva, con due cucchiai abbondanti di pangrattato (nel mio caso, autoprodotto. O meglio, prodotto dalla fatica di mia suocera!) e due cucchiai di farina, nel caso risultasse troppo umido il composto.

Per rendere questo piatto adatto ad un ospite celiaco, potete sostituire il pangrattato con la farina di mais per impanature gluteen free e la farina semplicemente con farina di riso o fecola di patate.

A questo punto, componete le polpettine con le mani, grandi quanto una noce e riponete in frigo fino al momento della cottura.

Per la salsa:
mezza cipolla, 
400 gr di passata di pomodoro
400 gr di acqua
bicchiere di vino rosso 
una grattuggiata di noce moscata 
1 cucchiaino di sale 

Fate appassire la cipolla, tagliata a spicchi sottili. Se volete, in un filo d'olio evo.
Sfumate con il vino, dopodichè aggiungete la passata di pomodoro e il resto degli ingredienti.
Mescolare con un cucchiaio di legno e lasciar cuocere a fiamma bassa per un'oretta, finchè la salsa non sarà densa.

Cuocete le polpettine in forno, a 180° per una ventina di minuti e tuffatele nella salsa.
Servire calde.
Il mio compagno ama le polpettine nel sugo e queste sono un'ottima alternativa a quelle carnivore e anche a quelle di soia!
Nonchè un'ottima occasione per fare una bella scarpetta col pane integrale!




APPROVED!!!



Anche se in realtà il procedimento è diverso, ho avuto l'ispirazione per questo piatto da un mio ultimo contatto in web, La mia cucina vegetale, https://www.facebook.com/lamiacucinavegetale
Eccole qui: http://nonsoloveg.altervista.org/polpette-di-lenticchie-in-salsa-di-pomodoro/









martedì 10 giugno 2014

Moussaka greca

Era dai tempi del Ginnasio che volevo provare questo piatto!
L'insegnante di greco ce ne parlava spesso e ricordo che ci diede una ricetta ... di lì a poco sono diventata vegetariana, quindi non conosco il sapore dell'originale, ma posso garantire sul sapore della mia!
Sicuramente questa è una versione più leggera, rispetto alla "bomba" che trovate al ristorante greco, ma forse per questo ancora più gustosa e devo dire che sono alquanto soddisfatta dell'esperimento!

Per due persone:
2 grosse melanzane
4 patate medie
 1 cipolla,
1 hamburger di soia
besciamella veg q.b.

Preparazione:
Lavare e lasciar scolare tagliate a fette sottili le melanzane e  le patate.
Alternate le teglie degli ortaggi nel forno, con un filo d'olio, a 180 ° 10 minuti per lato.
Conservate tra scottex le verdure fino al momento di comporre la moussaka, nel frattempo preparate il ragù di soia bianco.
(in alternativa, potete anche fare uno strato di cipolle a rondelle direttamente nella composizione)
Spalmare il fondo della teglia di besciamella e cominciare con gli strati, come fosse una parmigiana: melanzane, patate, besciamella, cipolle, macinato di soia o seitan (a vostro gusto),
melanzane, patate, besciamella, cipolle, macinato;
melanzane, patate, besciamella, cipolle, macinato.
Concludete con uno strato molto alto di besciamella e infornate a 180° in forno già caldo, finchè la superficie non sarà dorata e la moussaka ben assemblata.




Godetevi il vostro peccato e
kalimera!! 



Tagliatelle di zucchine crude

A Natale ho avuto uno dei più bei regali che potessi avere: la macchinetta per rendere a spirale le verdure.
Io adoro le zucchine crude all’insalata, ma fatte a tagliatelle con il ragù di soia, devo dire che sono risultate gustosissime, più che nelle mie aspettative!
Piatto semplicissimo e velocissimo.
Preparate il ragù di soia (come indicato nel post “ragù di soia”) e lasciatelo in bianco!
Ora occupiamoci delle zucchine.


Lavate ed asciugate, potete renderle in tagliatelle con l’apposito “Spirali”, oppure renderle in spaghetti con una grattugia a maglia larga o una mandolina, insomma come riuscite meglio! Dopodiché, conditele con olio evo, qualche oliva, succo di un limone e origano e lasciatele marinare finchè non siete pronti per sedervi a tavola!

Aggiungete il ragù di soia e…





Buon Appetito, Languorino! J




RICETTE BASE. Ragù di soia.




Fate soffriggere una cipolla con un filo d’olio evo e una sfumata di vino bianco con una carota tagliata a dadini.
Quando sarà appassita, unite un hamburger di soia sbriciolato (possibilmente sojasun, todis o kio*ene).
Mescolate per 5 minuti e la base del vostro ragù è pronta.
A questo punto potete aggiungere anche delle polpettine di soia o di seitan intere e i pomodori pelati , un bicchiere d’acqua e lasciar cuocere per un’oretta, mescolando con un cucchiaio di legno di tanto in tanto, finchè la salsa non sarà densa.
Potete gustarlo con degli gnocchi fatti in casa oppure utilizzare questo preparato per completare altri piatti!

Alternative agli hamburger già pronti:
-granulato di soia bio lasciato in ammollo 5 minuti , strizzato per bene e unito al soffritto;

-fagioli di soia gialla, lasciati in ammollo per una notte, bolliti per il tempo di cottura indicato sulla confezione, tritati in un mixer e uniti al soffritto.



mercoledì 4 giugno 2014

Parmigiana di zucchine

Se dovessi pensare al mio piatto preferito, probabilmente, dopo la pizza, direi ''la parmigiana bianca di zucchine''.
Oggi vi propongo la mia versione vegana, bianca, come la facevo da ragazzina a casa dei miei, ma ovviamente più leggera, più buona e adatta anche a chi ha qualsiasi intolleranza!
Le zucchine sono cotte al forno, con una sola impanatura e non perchè siamo perennemente a dieta, ma perchè mia madre così le faceva, da che ne ho memoria e io le adoravo!
Le rubavo dal recipiente nel frigo, per tutto il giorno precedente!! :)
e allora... cominciamo!
Lavate e affettate 1 kg di zucchine sottilmente, per il lungo.
Lasciatele scolare e asciugare, dopodichè infarinatele, salate e infornate a 180°, 10 minuti per lato, in una teglia leggermente oleata.
Man mano che sono pronte, ponetele a strati su fogli di carta, in un recipiente o su un vassoio, che conserverete fino al momento di comporre la parmigiana.
 Condire 250 ml di latte di soia con sale e pepe.
Coprire il fondo della teglia con il latte e cominciare con gli strati:
latte, zucchine, latte, mozzarella di soia, zucchine, latte, mozzarella di soia, zucchine, latte, mozzarella di soia, pepe, farina di mandorle, basilico.


In forno a 180° per 45 minuti o fino a cottura desiderata!



E... sluuuurrrrrppppp!!



giovedì 22 maggio 2014

Cynar casalingo

Ma quanto sono buoni i carciofi??
Fritti, in pastella, arrostiti, bolliti, in crema, pasta con cuori di carciofo, all'insalata, aglio olio prezzemolo, risotto ai carciofi...
ma quanti scarti???
Puliti 5 carciofi enormi, arrivati dalle terre di Capaccio, le foglie e i gambi di scarto emanavano un profumo fortissimo che mi ha fatto spuntare sulla testa una lampadina...
e così ho cercato la ricetta dell'amaro al carciofo!
Per un riciclaggio estremo!!



Ingredienti:
foglie esterne e gambi di 5 carciofi
1 litro di alcool puro
400 gr di zucchero
1 lt d' acqua

lasciar macerare gli scarti del carciofi ricoperti di alcool puro, in un contenitore a chiusura ermetica.
Io ho usato un grosso boccione di vetro, posato in un angolo buio della cucina e girato a testa in giù ogni giorno, per tre settimane.


Trascorso questo tempo, sciogliere lo zucchero nell'acqua, aspettare che raggiunga il bollore e lo zucchero sia completamente sciolto. Far raffreddare e unire al liquore, che avrete accuratamente filtrato.
Il vostro cynar è pronto per le cenette estive.



Potrete gustarlo a pieno fra due o tre mesi, ma vi assicuro che è buonissimo! :)

ps. con queste dosi otterrete 2 lt di amaro al carciofo.





Sacher farcita di crema di nocciole

Finalmente, col mio nuovo frullatore, ho potuto fare la mia crema di nocciole in casa veg!
Per il mio onomastico, l’ho utilizzata per una crostata e per farcire la sacher (come piace a mia sorella).
Ricetta della vegNutella, rubata da Greenme, buonissima, velocissima e facilissima!
6 cucchiai di nocciole sgusciate e tostate
1 cucchiaio e ½ di cacao amaro
3 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
4-6 cucchiai di latte di soia alla vaniglia


Frullare le nocciole per 10 secondi, aggiungere l’olio e continuare. Aggiungere man mano tutti gli ingredienti, fino ad ottenere una crema densa. Conservare in frigo.
E’ buonissima!!



SacherVeg:
300 gr farina
150 gr di margarina veg
150 gr zucchero
½ lt latte di soia alla vaniglia
100 gr di cioccolato fondente
1 bustina di lievito per dolci
Pinoli
Lavorare la margarina con lo zucchero. Sciogliere il cioccolato con il latte e unire il tutto. Lavorare bene , intanto imburrare e infarinare una teglia.
In forno, 40 minuti a 180°.
Si può preparare il giorno prima e lasciarla raffreddare, dopodicchè tagliare a metà e farcire con marmellata di albicocche oppure con la crema di nocciole.
Per la glassa, sciogliere 200 gr di cioccolato fondente e unire rhum a piacere.
Io ho aggiunto uno strato di marmellata in superficie, prima di colare la glassa.




Goduriaaaaaa!!!


Festa della mamma

Questo mese è stato ricco di feste, associate a eventi più preoccupanti e meno spensierati, 
alias = occasioni per cucinare!
Per la domenica della festa della mamma ho fatto gli omini di pan di zenzero, che piacciono a mia madre e ci ricordano le nostre origini calabresi!
La mia amica Ale mi ha passato la ricetta, ma l’impasto doveva essere più APPICCICOSO, io l’ho reso troppo simile alla pasta frolla, quindi sono venuti buonissimi e profumatissimi, ma non come i veri omini di pan di zenzero!
Ci dovrò riprovare!
Per il momento, vi posto la ricetta:
2 tazze farina
1 tazza di farina integrale
1cucchiaino di lievito
1cucchiaio e 1/2 di cannella
 3 cucchiai di succo di zenzero
1/2 tazza olio e.v.o.
1 tazza sciroppo acero o malto
1 cucchiaino di noce moscata
1 pizzico di sale
180° 15 minuti




<3




Pranzi veg fuori casa

Questo mese è passato in fretta, tra visite ed esami in giro per l’Italia, per colpa della mia schiena capricciosa.
Ho un bel po’ di articoli da recuperare, altrimenti sarà difficile arrivare alle 365 ricette per quest’anno!
All’inizio del mese avevo intenzione di fare due recensioni, ero entusiasta di scrivere qualcosa, un’opinione, un vero commento… scrivere solo ricette per me è molto complicato!
Non so come si tiene un blog di ricette, so solo come si scrive… un articolo, una poesia, una recensione…
Forse potrei cominciare a scrivere le ricette in rima… ;)
Dato che le recensioni di cui mi occuperò non sono 100% positive, forse è anche per questo che non l’avevo fatto subito.
Partiamo dal matrimonio di una mia vecchia amica del liceo, nonché collega del mio compagno.
Il 3 maggio siamo stati invitati prima nella meravigliosa Chiesa di San Giorgio, nel centro storico di Salerno, poi al ricevimento presso la Tenuta Lupò, a Paestum.
Premetto che finora i miei pranzi di matrimonio erano costituiti dal “menù bimbo” , senza cotoletta.
I più esperti e in concomitanza con commensali celiaci, proponevano il risotto coi funghi (in una giornata fortunata) e tutti i carnivori al tavolo mettevano insieme caritatevolmente le loro insalate per paura di ledere la loro reputazione in mio cospetto!
Per questo, voglio sottolineare la piacevole sorpresa di questo pranzo!
Apparte le solite verdure grigliate, ovviamente melanzane e zucchine che non sono di stagione, ho avuto ben due primi e abbondanza di verdure, pomodori secchi (che adoro!!), un primo all’ortolana, un secondo di patate e zucchine bollite un po’ stile ospedale, la solita “insalatina dei carnivori”, un ricco buffet di frutta, ma soprattutto un buonissimo e sorprendente primo piatto da menù, semplicemente veganizzato!




Ecco i paccheri alla crema di fave:



ottimi e associati alle sensazioni positive del caso!! :D
Ecco perché il giorno dopo, ad un vero pranzo vegano, le aspettative erano più alte e la delusione è stata ancora più alta!
Il riso venere alla crema di fave è stato (poverino, a sua insaputa) confrontato con la meravigliosa e stupenda crema di fave con cui era condita la pasta il giorno prima! Obiettivamente senza crema di fave, sciapo e crudo.


 Il pranzo parte circa un’ora e mezza dopo il nostro arrivo e qui è ancora inevitabile il confronto col matrimonio del giorno prima, che era stato addirittura più celere!
Antipasto: caponata di verdure miste con maionese. Si è presentata come un’insalatina di verdure crude e scondite tagliate a piccoli cubetti e uniti con un coppapasta, contornata da sputini di schiumetta, che probabilmente dovevano essere “la mayonese”. Giudicato da una che ha impiegato due anni per perfezionare la sua di mayonese veg e dai miei amici che la mia l’hanno assaggiata, desiderata e richiesta più volte!


Flan di asparagi: una polpettina di patate con contorno di patate e una punta di asparago sù!


Il dolce è stata la parte più buona del pranzo: mattonella al cioccolato su frullato di fragole, in realtà era un brownie e tutte le salse erano molto annacquate e sciape (detto da una che a casa sua mangia senza sale)!


Mi spiace molto commentare negativamente un pranzo esclusivamente e appositamente vegano e apprezzo tantissimo l’iniziativa di questo ristorante di Ariano Irpino, che tra l’altro fa serate vegane ogni giovedì (che, in realtà, mi erano state descritte con tutti gli entusiasmi di chi, della zona, c’era già stato), ma ho raccolto anche le delusioni di chi era con me.
Una delle mie migliori amiche, divenuta vegana da poco, cresciuta a macrobiotico, era venuta con me al suo primo pranzo vegano, in un vero ristorante! Saltellava dalla gioia persino in auto, ma purtroppo ne è uscita con le braccia sotto i piedi.
Il mio compagno, a sua volta, mangia veg tutti i giorni e mi accompagna in ogni dove, ad ogni evento e in ogni locale, da “onnivoro” non ha giudicato proprio una buona pubblicità questo pranzo!
All’evento c’erano anche dei bambini, tra l’altro non di palato facile, come avevo già potuto constatare in prima persona, durante uno dei primi eventi mangerecci, organizzato con le mie amiche del gruppo Veg in Campania.
In ogni caso, è tutta esperienza, nuove idee e tanti complimenti per l’iniziativa e l’impegno!
I commenti negativi servono sempre e solo a migliorarsi!!
Go Veg!!


Dieta della dispensa vol. II

Un’altra cosa che non manca mai nella mia dispensa è il cous cous.
Questi sono pomodori ripieni di cous cous alle verdure.
Cuocere le verdure da minestrone per il tempo indicato, intanto quando l’acqua và a bollore ricoprire il cous cous e lasciarlo gonfiare per 10 minuti.
Sgranare con un filo d’olio e aggiungere le verdure bollite.
Condire i pomodori “cuore di bue”, riempirli di cous cous e ricoprire con pangrattato e farina di mandorle.
Infornare a 180° per 30 minuti.






Per cena, potete usare il seitan che è in frigo e sta per scadere.
Tagliate a tocchetti due patate medie ciascuno e mettetele al forno con tanti aromi, rosmarino ed erba cipollina, un filo d’olio sul fondo, a 180° per 30 minuti.
Fate un soffritto di cipolla con un po’ di vino bianco. Quand’è sfumato, aggiungete i piselli e l’acqua.
Lasciate cuocere per il tempo necessario, dopodicchè aggiungere piselli e seitan a tocchetti nella teglia con le patate. Mescolare e lasciar cuocere per un’altra mezz’ora o fino a cottura preferita.




Rovistate anche nel vostro frigo e… Bon apetit!



Dieta della dispensa vol. I

Dopo la dieta della frutta e la fase ‘’cereali e legumi’’, arriva la dieta della dispensa. 
Nel senso che, consumando quasi esclusivamente frutta e verdura fresche, in particolar modo la pasta và accumulandosi nei mobili e di tanto in tanto và smaltita!
E così, un piatto di pasta al sugo non si nega mai a nessuno.
Anche perché, in genere, il vegano difficilmente lo prepara a casa sua!  
E’ quello che gli rifilano solitamente in un ristorante, ad un ricevimento o quando l’alieno malcapitato in questione è invitato a pranzo (adesso sapete perché i vostri amici vegani rifiutano cordialmente i vostri inviti a pranzo, il più delle volte)!
Il vegano, se deve mettersi ai fornelli, preferisce sperimentare e se proprio non sa farlo, chiama la mamma!!
Capitano poi quei giorni in cui la natura mediterranea chiama e , come su detto, la dispensa è piena ed ecco che con due olivette la pasta al sugo rende sfiziosa una giornata!!



Per cena, abbiamo bollito 40 gr di lenticchie secche cadauno (lasciate a bagno tutta la notte), con qualche pomodorino datterino.
Le lenticchie mi ricordano l’adolescenza, i miei 15 anni, quando cominciavano le prime diete ed ero già diventata vegetariana. Un barattolo di lenticchie precotte, “aperto e mangiato”, era sufficiente e sembrava chissà quale sana cena!!! J





E ora sbirciate nella vostra dispensa e mettetevi all’opera!
Buondììì!


giovedì 17 aprile 2014

Pastiera Vegana

650 gr di grano (o di cereali in chicco misti)
1 cucchiaio abbondante di margarina vegetale, 
1 bicchiere e mezzo di latte di soia , 
150 gr di zucchero , 
500 gr di ricotta di soia o tofu al naturale frullato, 
fialetta di fiori d'arancio (io uso succo e zest d'arancia), 
Crema pasticcera senza uova e
frutta candita.


Bollire il latte, con la margarina e il grano, fino a farne una crema. A parte lavorare il tofu con lo zucchero, per poi unire tutti gli ingredienti.
Possibilmente, preparare in precedenza la pasta frolla e anche la crema per il ripieno, perchè si asciughi.
Se volete, potete unire della crema pasticciera.
stendete la pasta frolla in una teglia da pastiera, oleata, versare l'impasto fino all'orlo e sovrapporre le classiche strisce di pasta frolla a griglia. 
Infornare a 180° per 30 minuti.
Fate dorare la superficie 10 minuti a grill.





venerdì 4 aprile 2014

Red Velvet cake

Veganizzando questa ricetta, presa da GialloZafferano, ho trovato la mia versione ideale di pan di spagna veg, per questo è arrivato il momento di condividerla.
è la torta che ho fatto a San Valentino e ripetuto per il mio compleanno.
Ricordate che per ottenere un colore rosso forte, dovete cercare dei coloranti veg sul web, liberi dalle povere cocciniglie e non esagerare col cacao.
Io uso il succo di barbabietola e per il momento non mi dispiace, ma vi avverto che la torta uscira' rosa, non rossa! Magari per una festa primaverile, proveremo con le fragole o le ciliegie!! ;) ;)


Ecco la ricetta
·         Difficoltà:media
·         Cottura:90 min 
·         Preparazione:40 min 
·         Dosi per:10 persone
·         Costo:medio
·         NOTA AGGIUNTIVA:..più il tempo di raffreddamento delle basi e della crema


Ingredienti per le 3 basi:
Succo di barbabietola , 6 cucchiai

Preparazione
Per preparare i tre dischi di base della Red Velvet Cake, cominciate sbattendo il burro ammorbidito assieme allo zucchero per almeno 10 minuti fino ad ottenere un composto chiaro, gonfio e spumoso. Unite una barbabietola e due banane medie (frullate), il cacao amaro, il succo di barbabietole e la vaniglia, sempre sbattendo.
Sciogliete il sale dentro allo yogurt. In una ciotolina versate l’aceto di mele, unite il bicarbonato che vi farete sciogliere all’interno e incorporate al composto, alternandolo alla farina. 
Ungete e infarinate tre tortiere dal diametro di 24 cm; versate nel loro interno l’impasto della red velvet cake dividendolo in parti uguali e infornate in forno statico già caldo a 180° per circa 25-30 minuti (verificate la cottura con uno stecchino). 
In alternativa, potete cuocere l’impasto due toritere: in una mettere 1/3 di impasto, nell'altra i 2/3 in modo da poter dividere quest'ultima in due dischi.
Quando i dischi saranno pronti, sfornateli e lasciateli intiepidire, quindi estraeteli dalle teglie e lasciateli raffreddare completamente. 
Poggiate il primo disco di red velvet su di un piatto da portata e spalmateci sopra la crema, coprite con il secondo disco che spalmerete a sua volta.
Coprite con il terzo disco e, a questo punto, rivestite tutta la red velvet cake con la crema alla vaniglia . Se intendete riporre la torta in frigorifero ricordatevi di coprirla per bene con una campana di vetro in modo che non secchi e non assorba gli odori del frigorifero.

La pasta di zucchero con la quale è ricoperta la torta nella foto è stata  fatta in casa dalla mia amica Ale e colorata col succo di barbabietola.

E questa la torta senza copertura: 
























Cassata Coperchiana

Per il compleanno di mio cognato, mi sono buttata in un esperimento un pò rischioso...
Desiderava la cassata siciliana ed io gliel'ho regalata, in versione veg, ovviamente!
Cercando le ricette in web, ho scoperto che è un dolce tipico della tradizione pasquale, indi per cui l'esperimento potra' essere ripetuto e migliorato fra un paio di settimane! :)

Ecco la ricetta!


Innanzitutto, preparate il giorno prima il vostro pan di spagna veg preferito e la crema.

Per la crema, avete 3 opzioni.
1) Alla vaniglia:
Preparate la crema alla vaniglia sciogliendo, con l’aiuto di una frusta, la farina nel latte freddo dentro ad un pentolino; mettetelo sul fuoco dolce e fate sobbollire per 10 minuti mescolando continuamente. Versate la crema ottenuta dentro ad un contenitore basso e largo, copritela a contatto con della pellicola e fatela intiepidire fino a portarla a temperatura ambiente. Sbattete il burro assieme allo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, quindi aggiungete la vaniglia e continuate per un altro minuto. Unite a questo punto al composto la crema di latte e farina a temperatura ambiente e avrete ottenuto la crema alla vaniglia alla quale andrete ad aggiungere le gocce di cioccolato fondente, una volta fredda.
*ricetta di GialloZafferano veganizzata.

2) Ricotta di soia.
    
3) Tofu frullato.

Le ultime due alternative vanno lavorate con lo zucchero. Preparare il giorno prima della cassata e lasciar riposare in frigo, dopodicchè aggiungere le gocce di cioccolato fondente.




Coprire le pareti di una teglia alta 5 cm con pasta di mandorle al pistacchio.
dopo aver diviso il pan di spagna a meta', con un disco coprire il fondo della teglia.
Riempire con la crema e chiudere con l'altro disco di pan di spagna, sbriciolato, se volete.
''Cassata'' vuol dire proprio ''contenitore'' in arabo, da ''qas'at''.
Capovolgere su un vassoio trasparente, un pò più largo della torta e ricoprire con la glassa di zucchero a velo e agar agar.
Decorate a vostro piacimento con frutta candita.



Salam aleikum ! <3